Navigazione che passione 4
Cipro
Certo l'Egitto è stata un'esperienza da non credere, cose mai viste prime se non sui libri di scuola materializzate davanti agli occhi. La seconda tappa della crociera è Il porto di Limassol a Cipro. Ragazzi a un tiro di schioppo dalla striscia di Gaza. Dico subito che la giornata appare subito deludente, mia sorella ha già giurato di non mettere mai più piede in terra cipriota, ma a me il piccolo assaggio di terra cipriota mi è piaciuto o meglio diciamo che ho subdorato quello che quest'isola potrebbe avere da offrire. La guida dal naso aquilino e baffetti da sparviero appare subito molto appassionata alla politica cipriota. Questa isola, la terza in grandezza del mediterraneo dopo Sicilia e Sardegna, è violentemente segnata dall'occupazione turca. E' infatti divisa in due, la zona turca e la zona greca. La zona greca, che è una repubblica è recentemente entrata nell'euro e loro ne vanno orgogliosi, la zona turca, o meglio la zona turco-cipriota, è riconosciuta solo dalla Turchia. La prima tappa della nostra gita cipriota è Omodos , paesino caratteristico pieno di donne anzianissime che fanno all'uncinetto
dei merletti, taberne di vino e...basta. Caldo. Di nuovo in pullman verso il tempio di Apollo, bello come una donna con tette e labbra rifatte. Molto suggestivo, per carità, ma totalmente fasullo. terza tappa Curium e le terme di Eustolio, con dei mosaici belli ma non indimenticabili per la storia dell'arte. Si respira aria cipriota. Il paragone con l'isola di Stromboli per me è calzante. La prima vista di Cipro non è fantastica. Siamo arrivati al primo porto della repubblica Greco-cipriota e il tempo a disposizione è stato davvero pochissimo. Non so se ci metterò mai più piede, ma se dovesse capitare non mi tirerò indietro. La guida ci parla a lungo del periodo dell'occupazione turca e del fatto che per anni i cittadini di Cipro non hanno mai potuto visitare la zona occupata.L'occupazione, infatti, avvenne nel 1974 e fu a tutti gli effetti un'occupazione, la gente perse la casa ed il lavoro, e le loro proprietà. il governo turco mando gente da tutta la Turchia ad occupare quella parte dell'isola compresi Turchi dell'Anatolia che la nostra guida giudica "un pò meno turchi dei turchi". i quali beneficiarono di queste case gratis senza dimenticare di essere diciamo abusivi. Molta gente greco-cipriota, infatti, dovette abbandonare le proprie case in maniera talmente subitanea da lasciare agli occupanti effetti personalissimi, come foto di matrimonio o di famiglia. Questa barriera tra le due Cipro è caduta solo 3 anni fa con la richiesta da parte della Turchia di entrare in Europa.da quel momento in poi, molti greco-ciprioti sono andati nella zona occupata a vedere le proprie case e in molti casi sono diventati addirittura amici con gli occupanti instaurando un usanza di visite di cortesia. Assurdo come un isola così piccola possa nascondere tanta storia.
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