venerdì 3 agosto 2007

Navigazione che passione...e 6!!!


Atene
Ed eccoci. In tutti i viaggi ci sono delle mete principali e delle mete secondarie. Atene è uno dei motivi che mi aveva fatto decidere di intraprendere questa vacanza crocieristica, insieme alla piana di Giza e le Piramidi. Atene, vi dirò subito, si è aggiudicata la palma della migliore tappa di questo viaggio itinerante. E non me l'aspettavo. Appena giunti al Pireo uno dei più grandi porti del mediterraneo, si ha l'impressione di entrare in una grande metropoli. E non è un impressione. Appena saliti sul pullman che ci accompagna nella nostra visita ci rendiamo conto che Atene...E' una metropoli! Anche se fatta di edifici bassi, la città dell'acropoli si estende in larghezza più che in altezza. Nell'aria profumo di Grecia. Un profumo che di base è asiatico, ma mitigato da odori mediterranei di rosmarino. Mi giro intorno e non vedo l'Acropoli eppure siamo ad Atene. Ma dov'è? E'in centro!!! Man mano che ci avviciniamo al centro e lasciamo il Pireo comincia a far capolino tra colline ed edifici, ed allora mi rendo conto della maestosità della città. Tuttavia l'Acropoli la visiteremo nel pomeriggio, la prima tappa è capo Sounion e il FANTASTICO tempio di Poseidone. Dal Pireo fino a Capo Sounion c'è un pò di strada. Ma che strada.
Un serpente sul Mare Egeo. Un mare unico. Cale e Calette così strette da raggiungere la larghezza di pochi metri. Spiagge deserte, uno scenario meraviglioso. Mi chiedo, quasi subito del perchè chi va inj grecia preferisce le isole piuttosto che la penisola. Credo solo per un fatto di infrastrutture notturne, ma a livello paesaggistico credo che le spiagge Ateniesi non abbiano rivali. Soprattutto quando in lontananza spunta il tempio di Poseidone, Nettuno per intenderci.
Una penisoletta sulla cui sommità si erge uno dei templi più importanti della Grecia. La spiaggetta che ce l'ha nel panorama è il posto ideale in cui ambientare scene di felicità. Un sogno. Sembra tutto finto. Colori fortissimi, odori inebrianti. Semplicemente BELLO, e se ho usato il termine Bello prima in questo diario, dimenticatelo, perchè questo è davvero BELLO. Arriviamo al tempio quasi golosi, avidi di ciò che può offrire alla vista. Ed infatti è così. Saliti alla rocca mi stringe il petto. Le vertigini e il vento danno a tutti noi un senso di instabilità. La guida ci ricorda che Capo Sounion è famosa per i suoi tramonti. Ma non potremo goderne. Sono appena le 10 e 30.
Graffiti sulle colonne del tempio ricordano visite antiche di turisti a volte illustri come Lord Byron, oggi vietati giustamente. Foto.Foto. Foto.
Il tempo stringe e io vorrei rubare i secondi dalle lancette dell'orologio che inesorabili scappano. E purtroppo ci ritroviamo sul pullman diretti verso il ristorante che ci ospiterà per il pranzo. Ripercorriamo il serpente a ritroso, ma arrivati nei pressi della città il traffico di quella che comunque è una metropoli, ci blocca, e ci ruba altro tempo. Fortunatamente arriva la comunicazione dalla Nave che possiamo ritardare di un'ora il ritorno. Dopo un pò di tempo arriviamo al ristorante dove un goloso e ricco buffet di cucina greca ci attende. Ottime polpette di carne cipolla e aromi, ottimi involtini di foglie di vite e riso, ottimo pollo, ottimi mini spiedini, ottimi i primi, ma soprattutto ottimi i dolci ragazzi, Se amate ilm miele la Grecia fa per voi. Gaetano si riempie il piatto di Yogurt Greco e miele. Per chi non lo sapesse lo yogurt greco è grassissimo. Se muller fa l'amore col sapore, lo Yogurt greco lo stupra il sapore. Un gusto forte pesante da ammorbidire col miele. Ma daltronde tutto questo yogurt serve a coprire la cipollosità del resto della cucina greca, abbastanza pesante da digerire. Ulla e Flavia si riempiono piatti di una burrosa torta al cioccolato. Io invece trangugio dei dolcetti al miele conosciuti col nome di "capelli della nonna". Il pasto, tuttavia, è buono ma rapido ci impiega solo 40 min, perchè il tempo stringe e c'è un Acropoli da visitare.
Non so se avete presente l'Acropoli di Atene. Si erge su una rocca, abbastanza alta. Altissima se pensate che bisogna salire a piedi alle 15:40 con 39 gradi centigradi. La sensazione di caldo è nettamente superiore a quello egiziano anche se qua siamo circa 6 gradi in meno. Saliamo. il cibo di poco prima, comincia a ribellarsi a fatica e caldo. siamo ormai ai piedi dell'acropoli. Il Partenone è la bellissimo e grandissimo ad aspettarci. Sull'acropoli ci sono tutti i monumenti che negli anni del liceo ho disegnato per la Prof. Incisivo di storia dell'arte. O ma proprio tutti. Cominciamo l'ascesa. Fortunatamente le gambe reggono. Ma fa caldissimo. Ma non ci si può tirare indietro. La guida ci fa fermare più volte per spiegarci le meraviglie che si ergono davanti ai nostri occhi mentre saliamo i gradini che ci porteranno alle porte dell'Acropoli. Il teatro di Dioniso proprio sotto l'Acropoli è uno spettacolo. Pensare che in antichità poteva contenere 60.000 persone entusiaste di assistere alle commedie degli autori greci classici. Continuiamo a salire fino ad una rampa molto più ripida con gente ordinata. Le prime maestose colonne e il tempio della dea Vittoria Nike (da cui trae il nome la nota casa di abbigliamento sportivo) sono alla nostra destra. Marmo bianco ingiallito dal tempo "Non toccare" da tutte le parti. Poi eccolo davanti a noi. Il Partenone. Il tempio più maestoso di tutti. Si erge a protezione della città e a farci sentire piccoli piccoli. Ci avviciniamo a lui sotto un sole senza ombra. Inebriati dal sudore e senza più freni inibitori camminiamo su un selciato molto sconnesso. Flavia si trascina. E' annoiata, ma il selciato sconnesso non permette passeggiate svogliate e così scivola cadendo fantasticamente a terra. Ilarità e risa. Sotto il colonnato del Partenone privo di tutti i suoi fregi ormai al British Museum , scopriamo le sue meraviglie ed il fatto che ogni colonna in realtà è curva, se pur minimamente. Ingegneri hanno calcolato che se si tracciassero i prolungamenti selle colonne agli angoli del tempio esse si unirebbero a piramide ad un'altezza di circa 1800 metri!! Incredibile. Senza Autocad.

La vista dall'Acropoli è fantastica e ci mostra il bellissimo tempio di Efesto,
il migliore come stato di conservazione. E non solo. Ci mostra tutta Atene. Tutta la gigantesca città spalmata sulle colline. Ci rigiriamo e raggiungiamo l'Eretteo. L'ho disegnato centinaia di volte a scuola. Gioco con Ulla e cominciamo a scendere...siamo un pò in ritardo. Raggiungiamo il pullman letteralmente sconvolti dalla stanchezza, ma felici per quello che abbiamo visto. Una giornata da incorniciare. Fantastica.

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